Gentili amici ed amiche, oggi voglio parlarvi della Pyracantha, e proseguire la mia rassegna di “alimenti 100% naturali ed alternativi” per pappagalli ed uccelli. Nell’ultimo articolo abbiamo visto quanto una pianta odiosa come l’ortica, può essere utile per i nostri amici piumati, e quanto sia facile reperirla, lavorarla e somministrarla. Abbiamo a disposizione una quantità pressochè infinita di erbe, piante ed alberi in tutte le stagioni, che con le loro foglie e frutti spesso ignorati, possono aiutarci nell’arduo compito di variare il più possibile la dieta dei nostri animali, rendendoli forti ed in salute.
La Pyracantha è un arbusto da giardino appartenente alla famiglia delle “rosacee”, prende il suo nome dal greco, dove “pyr” significa fuoco, per il colore dei suoi frutti, e “acanthos” significa spine, che proteggono questa pianta. Originaria dell’Europa ed Asia, sempreverde, ha piccole foglie a spatola lucide color verde scuro, con rami sottili con spine molto appuntite. La fioritura, molto gradevole, avviene in primavera con fiorellini bianchi in piccoli mazzetti. La fioritura si conclude in Estate, dove potremo approfittare delle bacche rossastre ( esistono anche varietà arancioni o bianche ). Questo arbusto viene usato per la realizzazione di fitte siepi, o piantato in giardino singolarmente come piante decorative.
Veniamo alla sua parte commestibile, che farà impazzire i nostri pennuti. Chi ha una pianta di Pyracantha in giardino, potrà osservare come le sue carnose bacche, vengano divorate dagli uccellini, in praticolar modo i merli che ne vanno pazzi. In un articolo sul giornale britannico “The Guardian” intitolato “Birds and Berries, A fertile Fest ( 08-09-08 )” dei ricercatori hanno osservato che un merlo, può ingerire fino a 300 bache di pyracantha in un solo giorno, ma la medaglia d’oro va al “Beccofrosone” un meraviglioso uccello che è arrivato a prendere più di 1000 bacche, che equivale a due volte il suo peso corporeo!!! Vi starete chiedendo, cosa contengono di così prezioso i frutti della Pyracantha? Diciamo che le bacche, hanno il potere nutritivo di una mela. Purtroppo in Italia non si trova praticamente nulla di dettagliato sui valori nutrizionali di queste bacche, addirittura c’è chi le reputa tossiche, perchè i suoi semi, come quelli delle mele, contengono una sostanza a base di cianuro, che tuttavia è minima, e non letale. Mi sono documentato leggendo studi condotti nel Dipartimento di Chimica, Facoltà di Scienza in Turchia dal Dott. Sehrat Keser, che dopo aver analizzato le bacche ha riscontrato che: “Questi risultati indicano che la Pyracantha può essere una buona fonte di antiossidanti naturali a causa della presenza di acidi grassi, vitamine, fitosteroli e composti fenolici e proprietà antiradicali. Inoltre, questo studio è il primo rapporto sulle proprietà antiradicale e fitochemiche degli estratti di frutta Pyracantha”. L’articolo completo in Inglese potete trovarlo qui.
Confrontandomi con altre persone, posso dirvi che queste bacche sono utilizzate da moltissimi allevatori sia di Pappagalli che di Uccelli esotici, sia per il loro “piccolo” valore nutritivo, ma soprattutto per lo “svago” che riescono a dare. In allevamento, e sopratutto nelle gabbie da cova, non esistono molti diversivi, e spesso i pappagalli si annoiano o diventano nervosi sfogando la propria rabbia, a volte, su di loro autodeplumandosi, o sui compagni. I frutti di Pyracantha sono dei mazzetti pieni di bacche, con foglioline ed un piccolo rametto, inserendolo nella gabbia, oltre a mangiare le gustose bacche, i pappagalli si divertiranno a rompere il rametto e le foglioline, stimolando la loro curiosità ( Foraging ). Unica accortezza è quella di togliere le spine, molto pericolose, è vero che i pappagalli non sono stupidi ed il loro istinto farà si che non si pungano… Ma non si sa mai. In foto un esempio di arricchimento ambientale, temporaneo ( visti i potenti becchi distruttori ) con rami di pyracantha:
Personalmente non esagero con la somministrazione della Pyracantha, la somministro, quando disponibile, 3 volte al mese, un bel rametto nelle voliere ( amo vederli mentre lo mangiano e nel frattempo lo distruggono 😀 ) e piccoli rametti nelle gabbie da cova, senza esagerare.
Oggi abbiamo scoperto insieme le proprietà benefiche di questa pianta, sfatando anche qualche mito, con studi e ricerche condotte all’estero. Ricordo tuttavia di non esagerare con la somministrazione delle bacche, ma di aiutarsi con quest’altro alimento, a variare il più possibile sia la dieta, che gli stimoli del nostro amico piumato! Se questo articolo vi è piaciuto, vi invito sui miei canali social, a condividere quotidianamente insieme a me, la passione e l’informazione sul mondo alato, trovate qui in basso tutti i pulsanti per unirvi alla mia community!! Un saluto dal vostro amico Emanuele, al prossimo articolo!!