Pappagalli e Parrocchetti

Parrocchetto Testa di Prugna “Psittacula Cyanocephala”

Il Parrocchetto Testa di Prugna, noto in inglese come Plum-headed Parakeet e scientificamente indicato come Psittacula cyanocephala, è un uccello appartenente alla famiglia dei Psittacidi, diffuso in gran parte dell’Asia meridionale. Con i suoi colori vivaci e il caratteristico dimorfismo tra maschi e femmine, è apprezzato sia in natura sia in cattività. In questa guida troverai informazioni dettagliate su aspetto, distribuzione, comportamento, alimentazione, riproduzione e cura veterinaria, con dati accuratamente verificati.


1. Classificazione e Storia Naturale

Il Parrocchetto Testa di Prugna è stato descritto per la prima volta da Carl Linnaeus nel 1766 con il nome binomiale Psittacus cyanocephalus, basato sulle osservazioni di Mathurin Brisson. Il genere Psittacula accoglie diversi pappagalli asiatici; il termine specifico “cyanocephala” deriva dal greco antico e significa “testa blu-scura”. Per lungo tempo è stato ritenuto conspecifico con il Parrocchetto Testa di Fiore (P. roseata), ma studi filogenetici e caratteri morfologici hanno confermato la distinzione tra le due specie.

Oggi il Parrocchetto Testa di Prugna è considerato privo di sottospecie ufficiali, sebbene in passato alcuni autori avessero ipotizzato una variante himalayana chiamata bengalensis sulla base di leggere differenze nella colorazione del capo nei maschi.


2. Aspetto e Dimorfismo Sessuale

Il Parrocchetto Testa di Prugna misura circa 33 cm di lunghezza, di cui 22 cm rappresentati dalla lunga coda. L’intero corpo è prevalentemente verde brillante, mentre testa e margini del volto variano nettamente tra i sessi:

  • Maschio: presenta una testa di colore rosato intenso che sfuma nel viola-blu sulla nuca e sulle guance; collo e mento sono delimitati da un sottile collare nero con riflessi verdastri appena sotto. Spalle (area prossimale delle ali) con patch di colore rosso opaco, mentre la coda è verde-blu con estremità bianche. Il becco è bicolore: mandibola superiore giallo-arancio e mandibola inferiore scura.
  • Femmina: la testa è di un grigio-azzurro tenue, priva del collare nero e della patch rossa sulle spalle. Il becco è di un unico tono giallo-dorato.
  • Giovani: hanno la testa completamente verde, simile al corpo, e il becco interamente giallastro. Solo in seguito, dopo circa un anno, acquisiscono il piumaggio adulto e il maschio sviluppa la colorazione del volto.

L’aspetto generale ricorda quello di un pappagallo medio-grande, con piume ben delineate e una struttura slanciata. Le penne contengono pigmenti carotenoidi e strutture ottiche che producono l’effetto cangiante del colore.

parrocchetto testa di prugna maschio

3. Habitat e Distribuzione

Il Parrocchetto Testa di Prugna è endemico dell’Asia meridionale. La sua presenza si estende:

  • India: dall’Himalaya meridionale fino alla costa, ma assente nelle zone desertiche occidentali (Rajasthan).
  • Pakistan orientale e Bangladesh: in foreste costiere e aree collinari.
  • Sri Lanka settentrionale: nel clou delle stagioni umide, fino a 1 200 m di altitudine.

Predilige ambienti di foresta sempreverde e boschi aperti, ma si adatta bene anche a parchi urbani, giardini e piantagioni agricole. Di solito si trova in coppie o in piccoli stormi fino a venti individui. Pur essendo un uccello di pianura, in alcune zone dell’Himalaya raggiunge altitudini superiori ai 1 500 m, dove tollera climi più freschi.

Al di fuori dell’areale nativo, esistono segnalazioni di esemplari sfuggiti in Texas, Florida e Medio Oriente, dovuti probabilmente a fughe da allevamenti amatoriali. Tuttavia, questi nuclei non hanno quasi mai dato luogo a popolazioni stabili.


4. Comportamento e Vocalizzazioni

Questi pappagalli sono molto socievoli e attivi. Trascorrono gran parte della giornata alla ricerca di cibo, spostandosi rapidamente tra gli alberi con voli rapidi a “zig-zag”. Le vocalizzazioni sono acute e ripetute: un tipico richiamo è un “tui-ink” che facilita il contatto tra membri dello stormo. Durante il volo, emettono ripetutamente questo richiamo per coordinarsi e mantenere il gruppo compatto.

I comportamenti sociali includono posatoi comuni per la notte, rumorose attività mattutine e pomeridiane legate alla raccolta di semi e germogli. A marzo-aprile (stagione riproduttiva in India) diventano particolarmente agguerriti; la femmina può mostrare aggressività nel difendere il nido, mentre il maschio esegue “bill rubbing” (sfregamento del becco) e offre cibo come gesto di corteggiamento.


5. Alimentazione

Nella natura, il Parrocchetto Testa di Prugna è un foraggiatore generalista che si nutre di semi e cereali (principalmente di piante erbacee e alberi da frutta), frutti maturi (come guava e mangostano), petali carnosi di fiori (es. Salmalia malabarica e Butea monosperma) e germogli teneri in primavera. Spesso si avvicina alle aree coltivate, saccheggiando campi di mais, miglio o risaie, a volte divenendo considerato un “nuisance” dagli agricoltori. La sua dieta flessibile gli consente di adattarsi a cicli stagionali diversi.

In cattività, una dieta ideale prevede una base di semi misti specifici per parrocchetti, integrata con frutta e verdura fresca (mele, carote, spinaci), pellet di buona qualità e talvolta legumi cotti, in modo da bilanciare nutrienti e vitamine. È importante evitare avocado, cioccolato, caffeina, cipolla, aglio e semi di mela in grandi quantità, poiché tossici per i pappagalli.


6. Riproduzione e Ciclo di Vita

Il periodo riproduttivo in India si estende solitamente da dicembre ad aprile, mentre in Sri Lanka va da luglio ad agosto. Prima della nidificazione, la coppia esegue rituali di corteggiamento che includono il bill rubbing (il maschio sfrega delicatamente il becco lungo quello della femmina) e la donazione di cibo come “regalo nuziale”. Nidificano in cavità di alberi, che la coppia intaglia ed allarga per creare spazio sufficiente. Depongono 4–6 uova di color bianco.

L’incubazione dura 23–25 giorni, interamente a carico della femmina. I piccoli, nudi alla schiusa, vengono nutriti da entrambi i genitori fino a 7–8 settimane, quando abbandonano il nido ma restano vicini alla coppia per altri due mesi, finché non acquisiscono il piumaggio definitivo. In condizioni naturali, il tasso di successo riproduttivo dipende dalla disponibilità di cavità adatte e dalla pressione dei predatori (scoiattoli, serpenti arboricoli). In cattività, grazie a cure adeguate, il tasso di schiusa supera frequentemente il 75 %.


7. Interazioni con Parassiti e Patologie

Tra i parassiti documentati, sono stati osservati acari del genere Neoaulobia, che infestano il piumaggio causando irritazione e prurito, ed emoparassiti del genere Haemoproteus (in particolare H. handai) individuati nei campioni ematici di individui selvatici, che possono provocare anemie e debilitazione se presenti in concentrazioni elevate.

In cattività, le patologie più comuni includono malattie respiratorie (es. aspergillosi, favorite da gabbie umide e scarsa ventilazione), parassiti intestinali (coccidi, nematodi), che si manifestano con diarrea e dimagrimento, e problemi del becco (carie o crescita eccessiva) dovuti a dieta povera e mancanza di giocattoli masticabili. Una corretta igiene, controlli veterinari semestrali e un’alimentazione equilibrata riducono drasticamente questi rischi.


8. Cura in Cattività

Il Parrocchetto Testa di Prugna si adatta bene alla vita in voliera o in gabbia spaziosa (almeno 1 m di lunghezza per esemplare), purché possa esercitare il volo quotidiano. Le caratteristiche ideali dell’ambiente di allevamento sono barre orizzontali di dimensione adeguata per facilitare l’arrampicata, posatoi di diametro variabile (preferibilmente in legno naturale) per esercitare i muscoli del piede e giocattoli resistenti (bastoncini in legno duro, campanelli) per stimolare il becco e ridurre lo stress.

La pulizia è fondamentale: gabbia, posatoi e ciotole di cibo vanno puliti completamente ogni settimana; il fondo della gabbia va sostituito ogni 2–3 giorni per prevenire umidità e formazione di muffe. La dieta deve comprendere:

  • Miscela di semi specifica per parrocchetti, con alto contenuto di semi piccoli (niger, miglio) e semi più grandi (girasole, zucca).
  • Pellet di buona qualità, fino al 30 % della razione giornaliera, per bilanciare vitamine e minerali.
  • Frutta fresca (mela, pera, mango, papaya) introdotta settimanalmente per integrare vitamine.
  • Verdura a foglia verde (spinaci, lattuga romana, bieta) per fornire fibre e acido folico.
  • Occasionalmente legumi cotti (lenticchie, ceci) e cereali integrali (riso bollito).

Il Parrocchetto Testa di Prugna è mediamente attivo e socievole, ma tende a mantenere un temperamento riservato. Può imparare a imitare suoni e parole, sebbene non sia considerato un “eccellente parlatore”; apprezza interazioni quotidiane con il proprietario, momenti di volo fuori dalla gabbia e la compagnia di un consimile, poiché soffre la solitudine.


10. Curiosità e Consigli Pratici

  • Il termine “Testa di Prugna” deriva dalla tonalità rosata-violacea della testa del maschio, che ricorda il colore interno di alcune prugne autoctone.
  • In India antica, il poeta Kalidasa descriveva nei suoi versi pappagalli dalle teste variopinte, riferendosi probabilmente a Psittacula cyanocephala.
  • In natura, il Parrocchetto Testa di Prugna può percorrere oltre 20 km al giorno alla ricerca di cibo e siti di nidificazione.
  • In cattività, una coppia ben gestita può vivere anche 25–30 anni con cure adeguate.

In sintesi, il Parrocchetto Testa di Prugna (Psittacula cyanocephala) è un pappagallo di medie dimensioni, caratterizzato da marcato dimorfismo sessuale e grande adattabilità sia in natura che in cattività. Con la sua dieta onnivora, i comportamenti sociali vivaci e i colori brillanti, rappresenta una specie di grande interesse per ornitologi e appassionati di uccelli esotici. Cure veterinarie preventive, un ambiente pulito e un’alimentazione equilibrata permettono di godere a lungo della compagnia di questo splendido pappagallo.

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Emanuele

Grafico pubblicitario con una spiccata passione per il web, il marketing e i social. Specializzato in ornitologia, ho fondato il primo blog italiano dedicato ai pappagalli. Unisco creatività e professionalità per dare vita a progetti informativi utili, originali e coinvolgenti.

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