Parrocchetto dal Collare o “Psittacula Krameri”

Psittacula krameri, noto comunemente come Parrocchetto dal Collare, è un uccello appartenente all’ordine dei Psittaciformi, originario di vaste aree dell’Asia e dell’Africa. In questo articolo analizzeremo punto per punto la morfologia, la distribuzione, il comportamento, la riproduzione e l’alimentazione di questa specie, fornendo informazioni aggiornate e facilmente fruibili.
1. Identificazione e caratteristiche morfologiche
- Taglia e peso
Gli adulti misurano circa 35–40 cm dalla punta del becco alla coda, con un’apertura alare di circa 50–55 cm. Il peso oscilla tra i 120 e i 140 g. - Colorazione del piumaggio
- Corpo: verde brillante su dorso, ali e petto.
- Sottocoda: sfumature azzurre e giallo-verdastre, più evidenti nelle penne di coda.
- Maschera facciale: nella sottospecie più comune (P. k. manillensis), il volto è giallo-verde con leggere barrature nere appena dietro l’occhio.
- Dimorfismo sessuale
- Maschio adulto: presenta un caratteristico “collare” sul collo, di colore nero (nei maschi giovani, a volte arancio scuro che poi vira al nero con la maturazione). Il becco è rosso accesso nella parte superiore e nero-blu nella parte inferiore. L’iride è bruna, circondata da un cerchio perioculare chiaro.
- Femmina e giovani: privi di collare; becco quasi interamente rosso-arancio; colore facciale più uniforme, senza barrature marcate. Anche i giovani maschi, nei primi 2 anni, possono non presentare ancora il collare definito.
2. Distribuzione geografica
2.1 Areale originario
- Africa occidentale: dalla Nigeria e il Ciad fino al Senegal e il Mali.
- Africa orientale: Etiopia e Sudan.
- Asia meridionale: India, Pakistan, Bangladesh.
- Asia sudorientale: Birmania, Thailandia, Indonesia (sottospecie locali).
2.2 Colonizzazione in Italia
Negli ultimi decenni, colonie ferali di Psittacula krameri si sono stabilizzate in diverse regioni italiane:
- Liguria: la popolazione più numerosa, soprattutto nell’area urbana di Genova e nei parchi costieri.
- Veneto: segnalazioni frequenti attorno a Padova, Venezia e relative pianure.
- Lazio: gruppi stabili nell’area romana e nelle oasi urbane (Villa Borghese, Villa Ada).
- Altre regioni (meno consistenti): Lombardia (Milano), Toscana (Livorno, Firenze), Sicilia (Palermo).
La capacità di adattarsi a climi temperati e la facilità nel reperire cavità per nidificare (alberi secolari, edifici) hanno favorito la sopravvivenza di questa specie.

3. Habitat e comportamento
- Habitat naturale
In origine frequenta savane alberate, aree ripariali, giardini e margini di bosco. Nidifica in cavità di alberi a 5–15 m d’altezza. - Habitat ferale (urbano e periurbano)
- Occupano parchi cittadini, viali alberati, giardini pubblici e privati, oltre alle coperture degli edifici (tetti, cornicioni).
- Si adattano a inverni miti e a temperature leggermente più basse rispetto all’areale d’origine, riducendo l’attività diurna nelle giornate più fredde.
- Comportamento sociale
- Vivono in gruppi numerosi (fino a 50–100 individui), con forte affinità di coppia durante la stagione riproduttiva.
- Durante la giornata alternano momenti di riposo (al caldo dei rami più alti) a razzolamento a terra, dove cercano semi caduti, frutta, bacche e sostanze nutritive (provenienti anche da rifiuti alimentari umani).
- Sono rumorosi: emettono richiami striduli per comunicare all’interno del gruppo e per segnalare pericoli (predatori, presenze umane insolite).
4. Riproduzione e ciclo biologico
- Età della maturazione sessuale
I parrocchetti dal collare raggiungono la maturazione sessuale verso i 2–3 anni di età. - Periodo di riproduzione
- In natura, la stagione riproduttiva coincide con la fine della stagione delle piogge (aprile-maggio), quando l’abbondanza di cibo è massima.
- In Europa (popolazioni ferali), la riproduzione si protrae dalla primavera all’estate (marzo-agosto), a seconda del clima locale.
- Preparazione del nido
- Nidificano in cavità naturali di alberi vecchi o in buche dei muri e sotto i tetti, sfruttando ogni fessura utile.
- In cattività, si utilizza una cassetta nido in legno (dimensioni minime 30 × 30 × 45 cm) con ingresso da 8–10 cm di diametro.
- Deposizione delle uova
- La femmina depone 4–6 uova, a giorni alterni, ma inizia a covare già dal primo uovo, garantendo che tutti i pulli escano insieme.
- Le uova sono di un bianco candido, misurano circa 25 × 19 mm.
- Durata della cova e sviluppo dei pulli
- Cova: dura circa 24 giorni, interamente a carico della femmina, mentre il maschio fornisce il cibo.
- Nidiacei: nascono completamente privi di piume (nudi).
- Involo: le penne di piumaggio iniziano a spuntare dopo circa 15–20 giorni. Diventano indipendenti dai genitori verso i 60 giorni di età, ma restano nel gruppo familiare fino a 3-4 mesi.
- Fecondità
In natura ha mediamente una covata l’anno, ma in cattività, condizioni ambientali favorevoli e alimentazione bilanciata possono portare a 2-3 covate stagionali.
5. Alimentazione
Una dieta varia è essenziale per la salute del Pappagallo dal Collare; in cattività si possono seguire le seguenti indicazioni:
- Miscela di semi per parrocchetti
- Composta da semi di miglio, panico, niger, colza; evitare o limitare i semi di girasole (troppo grassi, possono affaticare il fegato).
- In commercio esistono miscele già bilanciate per Psittacula krameri, ma è sempre buona norma verificarne la percentuale di semi grassi.
- Verdura fresca (tutti i giorni in piccole quantità)
- Cavoli, verze, spinaci, bietole, carote (grattugiate o a listarelle), finocchio, peperoni, zucchine.
- Lavare accuratamente per eliminare pesticidi e batteri, quindi tagliare in pezzetti facilmente gestibili.
- Frutta fresca (alternare 2-3 volte a settimana)
- Mela (senza semi), pera, banana, melone, kiwi, uva (senza semi), mango, agrume (limitato, massimo quel giorno).
- Evitare frutta troppo zuccherina (es. ananas in eccesso) o con semi tossici (albicocche, ciliegie).
- Pastoni proteici
- Pastoncino all’uovo per supportare la cova e l’allevamento dei pulli: alto contenuto proteico e vitamine A, D3, E.
- Ulteriori fonti proteiche: legumi cotti (lenticchie, ceci), fiocchi d’avena integrali ammorbiditi.
- Minerali e integrazioni
- Ossa di seppia: fonte di calcio, indispensabile per la salute ossea e la robustezza dell’uovo.
- Blocchi minerali: a base di minerali e vitamine; posti in gabbia per “mangiucchiare” secondo necessità.
- Integratori vitaminici: in gocce da aggiungere all’acqua di bevanda in caso di muta, stress o riproduzione.
- Acqua fresca e pulita
- Cambiare quotidianamente per evitarne la contaminazione.
- Eliminare eventuali residui di cibo o feci presenti nella ciotola.
6. Gestione in cattività: allestimento di gabbia e voliera
- Dimensioni minime
- Gabbia interna: almeno 80 × 50 × 50 cm per coppia; barre orizzontali (4–6 mm) per facilitare l’arrampicata.
- Voliera esterna: minimo 120 × 80 × 80 cm per coppia, con parte superiore coperta per protezione da predatori e intemperie.
- Materiali e accessori
- Posatoi naturali: rami di diametro variabile (1,5–3 cm), con corteccia, per esercitare zampe e becco.
- Mangiatoie e abbeveratoi: di acciaio inox o plastica alimentare, facili da rimuovere e pulire.
- Giocattoli: corde naturali, altalene, campanelle, oggetti di legno sicuro per stimolare l’attività mentale.
- Nido (in riproduzione): cassetta in legno (20 × 20 × 30 cm), ingresso sferico di 8–10 cm, materiale di nidificazione (cocco, fibre vegetali, trucioli).
- Pulizia e manutenzione
- Acqua: sostituita ogni giorno.
- Cibo fresco: rimosso quotidianamente gli avanzi.
- Sanificazione settimanale: detergente neutro o candeggina diluita (1:30), risciacquo abbondante e asciugatura prima di reintrodurre l’uccello.
- Controllo sicurezza: verificare assenza di spigoli vivi, vernici o materiali tossici.
- Illuminazione e temperatura
- Posizionare la gabbia in luogo luminoso, lontano da correnti d’aria.
- Evitare temperature inferiori ai 15 °C: se necessario, utilizzare lampade a infrarossi o riscaldatori per mantenere 20–24 °C.
7. Conclusioni
Il Pappagallo dal Collare (Psittacula krameri) è un pappagallo di medie dimensioni, dal piumaggio vivace e dal caratteristico dimorfismo sessuale: il maschio sfoggia un collare nero (o arancio-scuro in giovane età), mentre femmine e giovani ne sono privi. Originario di Asia e Africa, ha colonizzato con successo aree urbane e periurbane in Liguria, Veneto e Lazio.
Punti chiave di gestione in cattività:
- Spazio adeguato: gabbia interna minima 80×50×50 cm, voliera esterna 120×80×80 cm.
- Dieta variata: miscela per parrocchetti, verdure fresche quotidiane, frutta a basso contenuto di zucchero, pastone proteico e integrazioni di minerali (osso di seppia, blocco minerale).
- Controlli sanitari periodici: visite veterinarie annuali, monitoraggio delle malattie respiratorie e parassitarie.
- Prevenzione riproduttiva: fornire nidi in cattività, ma evitare sovra-riproduzione per non sovraccaricare l’allevamento.
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