Agapornis Nigrigenis o “Inseparabile guance Nere”

L’Agapornis nigrigenis, è una delle specie di agapornis che reputo più affascinanti ed in questo articolo, ne approfondiremo ogni aspetto: dall’alimentazione alle abitudini, il suo habitat naturale, le cure in cattività alle differenze con l’Agapornis personatus, fino alle norme di tutela e riproduzione.
Indice dei contenuti
1. Aspetto e dimensioni
- Taglia: l’adulto misura mediamente 14 centimetri dalla punta del becco alla coda, un’ali relativamente brevi e squadrate, con una coda arrotondata.
- Peso: varia tra i 30 e i 40 grammi, con lievi differenze tra maschi e femmine (le femmine tendono a essere leggermente più massicce).
- Colorazione naturale:
- Corpo: verde brillante su dorso, ali e petto.
- Maschera facciale: marrone rossiccio che sfuma sul becco e intorno agli occhi.
- Sottogola: sfumatura arancio/grigio nel maschio; nella femmina può risultare leggermente meno intensa.
- Collare e nuca: colore giallo albicocca chiaro, che si attenua verso il dorso, fondendosi con il verde del piumaggio.
- Becco: di un rosa-aranciato abbastanza acceso, con punta leggermente più chiara.
- Occhi e cerchi perioculari: l’iride è bruna scura, con un cerchio perioculare (anello intorno all’occhio) sottile e di colore carne/nocciola.
Questa livrea, più tenue rispetto all’Agapornis personatus, lo rende immediatamente identificabile: il collare nei nigrigenis è appena accennato e non avvolge completamente il collo, mentre nella parte superiore della testa (nuca) si nota un color bronzo chiaro in contrasto con il verde intenso delle ali.
2. Habitat originario e distribuzione
- Distribuzione geografica:
- Presente principalmente nel nord-ovest dello Zambia, lungo le vallate fluviali del fiume Kafue e dei suoi affluenti.
- Piccoli nuclei si trovano anche nelle zone umide e ripariali dello Zimbabwe nordoccidentale.
- Habitat naturale:
- Ama le aree di vegetazione ripariale e le boscaglie lungo i fiumi, dove gli alberi da frutto spontanei e le piante erbacee offrono abbondanza di cibo.
- Frequenta radure aperte, campi di miglio e baobab, dove nidifica nelle cavità degli alberi.
- Clima: caldo e stagionalmente più arido; i nigrigenis non sopportano bene temperature inferiori ai 15 °C né umidità eccessiva.
A causa della limitata estensione del proprio areale e della pressione esercitata dalla cattura per il commercio, l’Agapornis nigrigenis è considerato una specie vulnerabile (CITES B) e protetto da normative internazionali.

3. Comportamento e carattere
- Comportamento:
- Rispetto ad altre specie di agapornis, il nigrigenis è più timido e diffidente.
- Richiede un ambiente tranquillo, senza eccessivo via vai di persone e rumori forti; uno stress acustico prolungato può compromettere l’alimentazione e l’umore del pappagallino.
- Socievolezza:
- Pur essendo “inseparabile” (agapornis), tende a formare coppie stabili ma è meno tollerante alla convivenza in grandi gruppi.
- In cattività si consiglia di allevare una coppia sola per gabbia
- Routine giornaliera:
- Attivi da alba a tramonto, alternano momenti di esplorazione (volo libero o esercizi in voliera) a pause di riposo e pulizia del piumaggio.
- Tendono a non volare molto lontano dal nido naturale; in cattività, uno spazio di almeno 120 × 60 × 60 cm per coppia è raccomandato.
4. Alimentazione
Un’alimentazione varia e bilanciata è cruciale per mantenere il nigrigenis in salute e per supportarne la delicatezza termica e immunitaria.
- Misto per inseparabili
- Base di semi di miglio, panico e avena.
- Evitare i semi di girasole in grandi quantità: troppo grassi e poco salutari per via delle riserve lipidiche che possono creare problemi epatici.
- Spighe di panico fresco
- Vero “must”: i pappagallini ne sono ghiotti e forniscono fibre essenziali per la digestione.
- Pastoncino all’uovo
- Ricco di proteine e vitamine, utile soprattutto in riproduzione e in fase di svezzamento dei pulli.
- Osso di seppia
- Fonti di calcio indispensabili per salute di becco e ossa; mantenere sempre un osso di seppia a disposizione, sostituendolo quando si usura.
- Frutta & verdura fresca (disponibile tutti i giorni in piccole quantità)
- Verdura: spinaci, bietole, finocchi, carote a listarelle, sedano (senza filamenti troppo grossi).
- Frutta: mela (senza semi), pera, banana a pezzetti, melone ecc…
- Evitare agrumi in eccesso o frutta troppo zuccherina.
- Integratori vitaminici e minerali
- In commercio esistono integratori specifici in gocce da aggiungere all’acqua di bevanda; possono essere utili in periodi di stress, muta o riproduzione.
- Somministrare con moderazione e seguire le dosi indicate, per non causare squilibri metabolici.
5. Riproduzione e allevamento in cattività
5.1 Normativa e certificazioni
Gli Agapornis nigrigenis sono soggetti alla normativa CITES, che ne disciplina esportazione e importazione. Gli esemplari devono essere:
- Anellati con anello inamovibile ufficiale.
- Accompagnati da documento di cessione che attesti la nascita in cattività e provenienza.
- Venduti solo da allevatori autorizzati che rilasciino certificazione di provenienza.
5.2 Preparazione del nido
- Utilizzare cassette nido in legno (preferibilmente di legno naturale non trattato), dimensioni minime 18 × 18 × 18 cm.
- Fornire materiale di nidificazione: fibre di cocco, legno esfoliante, trucioli di legno non polverosi.
- Posizionare la cassetta nido in zona tranquilla, lontano da correnti d’aria e rumori forti.
5.3 Accoppiamento e deposizione
- In media, la coppia depone 4 uova (range 3–6) a intervalli di 48 ore.
- La covata dura circa 24 giorni; la cova è condivisa, ma la femmina ha solitamente un ruolo più attivo.
- I pulcini escono dal nido con circa 40 giorni di età, ma per precauzione si consiglia di lasciare i genitori nel nido almeno 42–45 giorni per garantire un completo sviluppo.
5.4 Allevamento dei pulli e svezzamento
- I pulli iniziano a nutrirsi autonomamente verso 5–6 settimane, ma spesso restano con i genitori fino a 8 settimane.
- Controllare costantemente la cassetta nido per depositi di feci o materiale fradicio, sostituendo regolarmente la lettiera sotto il nido.
5.5 Difficoltà specifiche per il nigrigenis
- Richiede maggiore tranquillità e meno stimoli rispetto ad altri agapornis.
- Tende a riprodursi meglio in coppie ben affiatate, evitando affollamenti: non ama la convivialità in colonie numerose.
- I soggetti alle prime deposizioni possono abbandonare il nido se disturbati o se avvertono eccessiva confusione.
6. Differenze tra Agapornis nigrigenis e Agapornis personatus
Spesso i due uccellini vengono confusi per via del collare scuro, ma esistono differenze estetiche e comportamentali fondamentali:
Caratteristica | Agapornis nigrigenis | Agapornis personatus |
---|---|---|
Collare | Giallo albicocca chiaro, appena accennato sul davanti. Sul dorso sfuma nel verde. | Collare nero ben definito che circonda tutto il collo, colore uniforme e intenso. |
Testa | Maschera facciale marrone-rossiccia, con dorso della testa bronzo chiaro. | Testa completamente nera, senza sfumature metalliche o bronzate. |
Livrea generale | Verde brillante con sfumature aranciate su sottogola; piumaggio più chiaro e tenue. | Verde scuro uniforme, con contrasto netto tra testa nera e corpo verde. |
Carattere | Più schivo, meno socievole; richiede tranquillità. | Più esuberante, tollera meglio rumore e convivenza in gruppo. |
Riproduzione in cattività | Più difficile; richiede calma, gabbie spaziose e coppie stabili. | Generalmente più facile, riproduce bene anche in piccoli allevamenti. |