Agapornis Fischeri

L’Agapornis fischeri, noto comunemente come inseparabile di Fischer, deve il proprio nome all’esploratore tedesco Gustav Fischer, che lo descrisse per la prima volta nella seconda metà del XIX secolo. Benché la specie fosse nota già negli anni 1800, l’allevamento in cattività si diffuse soltanto intorno al 1920. Originari delle montagne del Kenya e della Tanzania, questi piccoli pappagallini prosperano in colonie, generalmente tra i 1000 e i 1700 metri di altitudine, dove formano legami di coppia stabili che durano per tutta la vita, dando vita a famiglie numerose.
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Aspetto e dimensioni
Gli Agapornis fischeri somigliano agli altri inseparabili sia per peso—circa 40 grammi—sia per lunghezza totale, che si aggira attorno ai 15 cm (becco escluso). Il loro piumaggio è prevalentemente verde: tonalità più scura sulle ali, più chiara sul petto. La testa sfoggia un vivace colore arancione-pesca sul becco e sul volto, sfumando in marroncino sul retro della nuca. La caratteristica più distintiva è il becco di un rosso acceso, accompagnato da un sottile anello perioculare bianco (pelle nuda intorno all’occhio). Maschio e femmina sono praticamente identici nell’aspetto, rendendo impossibile distinguerli a occhio nudo. In cattività, il Fischer vive mediamente 20 anni, mentre la durata si riduce a circa 10 anni quando viene tenuto in gabbia, a patto che l’alimentazione e le cure siano ottimali.
In natura, gli inseparabili di Fischer popolano savane alberate e boscaglie montane, prediligendo aree ricche di arbusti e alberi fenomenali. Formano colonie anche di diverse decine di individui, rinnovando i legami di coppia ogni stagione riproduttiva, ma spesso i partner restano insieme per tutta la vita. Durante il giorno, si mostrano molto attivi: si spostano in stormi alla ricerca di cibo, alternando brevi soste sui rami a momenti di volo rapido. Pur essendo molto affiatati tra loro, i Fischer mostrano una certa diffidenza nei confronti di altre specie: in presenza di uccelli diversi, possono manifestare atteggiamenti di difesa del territorio.
Riproduzione
Il periodo riproduttivo va da maggio a giugno, con il corteggiamento che avviene tra i rami più alti. Il nido viene costruito in colonie, spesso all’interno di 2–3 coppie, scegliendo cavità fra grossi arbusti o rami spessi. La femmina depone da 3 a 6 uova, ad intervalli di un giorno, ma inizia a covare fin dal primo uovo, assicurando che tutti i pulli escano in contemporanea. La cova dura 22–23 giorni: è cruciale mantenere elevato il tasso di umidità — i genitori bagnano spesso il piumaggio per favorire la schiusa. I pulcini restano nel nido fino al 35°-38° giorno, quando spuntano le penne di copertura e iniziano i primi voli esplorativi.
Alimentazione
Il Fischer si nutre principalmente di sementi. In cattività, la dieta ideale comprende:
- Miscela per parrocchetti: arricchita da semi di girasole in quantità limitata per evitare eccesso di grassi.
- Spighe di panico: alimento irrinunciabile
- Verdure fresche: cavoli, verze, spinaci, carote e bietole, tagliate a pezzetti per facilitare l’ingestione
- Frutta a piccole porzioni: mela, pera, melograno e kiwi, variando ogni giorno per non sovraccaricare di zuccheri.
In libertà prediligono le spighe di panico selvatico, ma anche bacche e germogli che trovano nei cespugli. Un osso di seppia oppure un blocco minerale sono essenziali per assicurare la giusta quantità di calcio, fondamentale soprattutto in riproduzione.
Cura e gestione in cattività
Allestimento della gabbia: occorre almeno una dimensione di 70 × 50 × 50 cm per coppia, con barre orizzontali che favoriscano l’arrampicata. Prediligere posatoi naturali (rami di diametro variabile) per mantenere in forma le zampe e il becco. Inserire anche un posatoio rialzato e qualche giocattolo per stimolare il volo e l’intelligenza. La gabbia deve trovarsi in un ambiente caldo e privo di correnti d’aria, in quanto il Fischer è particolarmente sensibile agli sbalzi termici.
Bagnetti regolari: è fondamentale offrire un piccolo recipiente d’acqua per il bagnetto quotidiano o a giorni alterni, soprattutto durante la cova, per garantire il giusto grado di umidità sul piumaggio.
Personalità e addestramento
Gli Agapornis fischeri sono uccelli intelligenti e curiosi. Hanno un carattere indipendente e possono risultare un po’ diffidenti con gli estranei, ma diventano affettuosi e giocherelloni se abituati alla presenza umana fin da piccoli. Non sono in grado di imitare le parole, ma possono imparare semplici comandi.
Conclusioni
La loro vivacità e l’energia che animano qualunque voliera: questi inseparabili sono sicuramente una scelta gratificante per chi cerca un compagno piumato intelligente, affettuoso e resistente, a patto che si rispettino le loro esigenze di ambiente, alimentazione e socialità.
Per approfondire ulteriormente la cura e l’allevamento degli Agapornis fischeri, ti invitiamo a consultare i nostri altri articoli dedicati all’alimentazione, alla prevenzione dei parassiti e alle tecniche di addestramento.
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