Malattie dei Pappagalli ed Uccelli

La Psittacosi, Sintomi e Cure

La psittacosi è una malattia infettiva causata dal batterio Chlamydia psittaci, che colpisce numerose specie di uccelli, in particolare i pappagalli (famiglia Psittacidae), ma anche colombi, passeriformi e persino volatili da cortile. È una delle poche patologie trasmissibili all’uomo, motivo per cui viene considerata una zoonosi a tutti gli effetti.

Contrariamente a quanto si crede, non è affatto rara: molti esemplari risultano portatori sani, soprattutto se provenienti da fiere, allevamenti non certificati o ambienti poco igienici. Tuttavia, se diagnosticata precocemente e trattata correttamente, può essere guarita con successo.


Trasmissione: come si contrae la psittacosi?

Il batterio si trasmette per via aerogena, attraverso l’inalazione di particelle di:

  • feci secche polverizzate,
  • muco o secrezioni respiratorie,
  • piume contaminate.

Il rischio è elevato soprattutto durante la pulizia delle gabbie o in ambienti poco ventilati. Il contatto diretto con un volatile infetto (ad esempio tramite “baci” o manipolazioni frequenti) rappresenta un’ulteriore via di trasmissione.
La trasmissione uomo-uccello prende il nome di psittacosi, mentre il termine ornitosi viene usato per indicare infezioni da Chlamydia psittaci trasmesse da altri uccelli all’uomo.


Sintomi nei pappagalli: attenzione ai segnali

Il periodo di incubazione varia dai 3 giorni a diverse settimane. I sintomi sono spesso subdoli all’inizio e possono manifestarsi in modo più evidente solo in fase avanzata. I segnali più comuni includono:

  • apatia, isolamento e piumaggio arruffato,
  • perdita di peso e scarso appetito,
  • difficoltà respiratorie (scolo nasale, starnuti),
  • congiuntivite o infiammazione oculare,
  • diarrea verdastra.

In assenza di trattamento, il batterio può portare a polmonite, setticemia e morte.

psittacosi pappagalli

Psittacosi nell’essere umano

Nell’uomo l’infezione si manifesta dopo 7-14 giorni dal contagio, spesso con sintomi simili a quelli influenzali:

  • febbre alta e brividi,
  • mal di testa e dolori muscolari,
  • tosse secca persistente,
  • disturbi respiratori e polmonite atipica,
  • ingrossamento della milza o epatomegalia.

Nei casi più gravi, soprattutto in soggetti immunodepressi o anziani, possono verificarsi complicanze respiratorie importanti. Tuttavia, con una diagnosi precoce e una terapia antibiotica adeguata (di norma a base di doxiciclina), il tasso di guarigione è oggi molto elevato.


Diagnosi e trattamento

La diagnosi nei pappagalli non è sempre semplice, poiché il batterio ha un comportamento intermittente ed è intracellulare. Possono rendersi necessarie:

  • analisi citologiche,
  • test PCR ripetuti nel tempo,
  • tamponi cloacali o tracheali.

Non esiste un vaccino per prevenire la psittacosi né negli uccelli né nell’uomo. La terapia consiste in una cura antibiotica prolungata, prescritta esclusivamente da un veterinario aviario. È fondamentale trattare tutti i soggetti venuti a contatto con l’esemplare infetto e sanificare accuratamente l’ambiente.


Prevenzione: come proteggersi e proteggere i propri animali

La prevenzione è la chiave per ridurre al minimo il rischio di psittacosi. Ecco alcune buone pratiche:

  • Acquista pappagalli solo da allevatori affidabili, che testano regolarmente i propri riproduttori.
  • Evita fiere e mercati in cui gli animali vengono mantenuti in condizioni stressanti o promiscue.
  • Mantieni un elevato standard di igiene nella gestione delle gabbie e dei locali.
  • Isola sempre i nuovi arrivati per almeno 30-45 giorni, sottoponendoli a controlli veterinari.
  • Limita il contatto diretto bocca-becco e non condividere posate, bicchieri o oggetti personali.

Considerazioni finali

La psittacosi è una malattia seria, ma non deve generare allarmismi. Con la giusta informazione, un’adeguata gestione igienico-sanitaria e un approccio responsabile, è possibile convivere in sicurezza con i propri amici piumati, senza mettere a rischio la salute umana né quella degli altri animali.

Disclaimer: questo articolo non sostituisce in nessun modo il confronto con il vostro veterinario di fiducia. In caso di dubbi, rivolgetevi sempre ad un esperto per il bene dei vostri pappagalli ed uccelli esotici!

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Emanuele

Grafico pubblicitario con una spiccata passione per il web, il marketing e i social. Specializzato in ornitologia, ho fondato il primo blog italiano dedicato ai pappagalli. Unisco creatività e professionalità per dare vita a progetti informativi utili, originali e coinvolgenti.

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